martedì 24 dicembre 2013

Salviamo il mondo: regaliamo un dizionario.

Salve lettori!
Mi scuso per il silenzio stampa che c’è stato ultimamente, ma tra impegni universitari non ho avuto né il tempo né la voglia di scrivere, e a differenza della maggior parte delle persone sul pianeta io ritengo che quando non si ha nulla da dire sarebbe meglio stare zitti.
Ma oggi le idee sembrano tornate, quindi ne approfitterò per produrre qualcosa.
In particolare questo post lo dedico a un’altra delle mie lezioncine di italiano, che temo non risulterà particolarmente interessante, ma amen.
Qualche giorno fa mi è capitato di essere contraddetta (e Dio solo sa quanto io detesti essere contraddetta, soprattutto quando ho ragione, e soprattutto quando si tratta di questioni linguistiche!) sull’uso di alcuni vocaboli. Il problema non era affatto l’uso dei miei vocaboli, quanto l’ignoranza degli interlocutori dei vocaboli stessi. Spesso e volentieri la somiglianza nel suono (o anche nello scritto) di alcune parole, o il loro significato affine, fa in modo che le due o più parole si confondano, e che ne venga preferita una e l’altra bollata come inesistente. A quanti fanno questo errore desidererei ardentemente regalare un dizionario completo della lingua italiana. Visto che i fraintendimenti sono troppi per poterli anche solo pensare tutti, oggi mi concentrerò solo su alcuni di essi: la differenza tra “simpatico” ed “empatico”, tra “tondo” e “cerchio”, “fisionomia” e “fisiognomica”, “inedita” e “inedia”, “impiantare” e “trapiantare”. Non sembreranno tutte di uso comune, ma in realtà io vi faccio ricorso abbastanza spesso.
Vediamo le prime due. Innanzitutto l’uso. Diciamo “Sono simpatico a qualcuno” ma “Sono empatico nei confronti di qualcuno”. “Simpatico” è un vocabolo usato quasi quotidianamente, sebbene con significato diverso da quello originario. Quando diciamo di qualcuno che è simpatico, a volte intendiamo che è divertente. Mentre non vuol dire esattamente questo. Deriva infatti dal greco “sympàtheia”, collegato al verbo “sympatèo” che indica il compartecipare al sentimento di qualcuno. Il dizionario etimologico dà come definizione “inclinazione istintiva, che attrae una persona vero l’altra; facoltà di partecipare ai sentimenti dei nostri simili, ai loro piaceri e dispiaceri”. Tuttavia nel linguaggio comune questo significato, trasferitosi alla parola “empatia”, si è perso, e adesso classifichiamo come simpatica una persona di cui la compagnia non ci dispiace. Piacevole. Divertente. “Empatia”, invece, altrettanto derivante dal greco antico, “empathèia” (= “dentro la sofferenza”), è una capacità di comprendere lo stato d’animo altrui. È quindi una forma di comprensione. In conclusione: io posso essere una persona simpatica, perché magari le mie battute divertono. Ma non è detto che io sia una persona empatica, perché magari non noto mai come stanno gli altri intorno a me. Viceversa posso essere una persona empatica e notare sempre lo stato d’animo altrui, ma posso essere una spina nel fianco per tutti.
“Tondo” e “cerchio”. Innanzitutto il primo viene usato più come aggettivo che come sostantivo. Il vocabolario Treccani lo presenta infatti prima come aggettivo. Non che cambi qualcosa, il significato è comunque quello. Una cosa tonda è di forma circolare, ma esprime minore regolarità di contorni. Non è quindi un sinonimo di “sferico”. Né, se usato come sostantivo, di “cerchio”. Un cerchio e una sfera sono regolari e per questo considerati forme geometriche perfette. Per cui posso riferirmi a me stessa come ad una persona “tondetta” ma non posso di certo dire di essere “sferica” (grazie al cielo). Tonda è la terra, che è irregolare (tecnicamente è un geoide, ma non sto qui a sciorinare il mio sapere sull’astrofisica). Tonda è una mela, che è palesemente non sferica. Tondo è anche un cilindro, che avrà anche la base circolare, ma questo non lo rende perfetto alla pari di cerchio e sfera. Per cui io posso anche far passare a Jovanotti la licenza poetica di dire “bella come un tondo” nella sua canzone senza sentirmi offesa, ma se un ragazzo qualunque mi dicesse che sono tonda non entrerebbe di certo nelle mie grazie.
“Fisionomia” e “fisiognomica”. Credo che la maggior parte delle persone – dei miei conoscenti sicuramente – sconosca il secondo vocabolo. Io ricordo anche precisamente in che ambito l’ho sentito usare per la prima volta: storia dell’arte. Tanto, tanto tempo fa. Ma andiamo in ordine. “Fisionomia” indica le fattezze di un individuo. Si riferisce all’espressione che deriva dall’insieme dei suoi lineamenti. “Fisiognomia” (da cui l’aggettivo “fisiognomico”) è legato alla fisionomia perché senza questo concetto base non potrebbe esistere. La fisiognomia è una pseudoscienza che pretende di dedurre il comportamento di un individuo sulla base del suo aspetto fisico. Tra il XVIII e il XIX secolo questa teoria fece furore, e piuttosto celebre (ma considerando quanta gente conosce questo vocabolo, a quanto pare non è così celebre) fu il caso di Cesare Lombroso, antropologo e criminologo, che pretese di condannare alla pena di morte tutti quelli che, secondo le caratteristiche fisiche, sarebbero diventati criminali. Secondo lui queste persone non potevano essere educate, perché la criminalità era loro innata, quindi tanto valeva farle fuori subito.
 “Inedita” e “inedia”. Qui la spiegazione è breve, perché le due parole hanno a che fare l’una con l’altra quanto uno pterodattilo con un coniglio domestico. “Inedito” è uno scritto non ancora pubblicato. “Inedia” è la prolungata astensione da cibo, che, portata all’estremo, provoca la morte.
“Impiantare” e “trapiantare”. Il primo è una sorta di intensivo del verbo “piantare”, che può essere usato in ambiti diversi da quello delle piante. Inserisco qualcosa di nuovo in un posto nuovo. Lo fisso saldamente in un posto. Quel qualcosa diventa radicato nel suo nuovo ambiente. Il secondo, invece, vuol dire spostare qualcosa dal posto in cui si trovava prima e inserirlo altrove.
Come dicevo, mi sa che questa volta la lezioncina è stata un po’ noiosetta. Ma l’ho trovata liberatoria. Il fatto che qualcuno dei miei lettori adesso sappia la differenza tra questi termini (ammesso che non la sapesse già, ovviamente) è una soddisfazione sufficiente per me. Non si rivoluziona il mondo in una notte.
A prestissimo con un post sul Natale in Romania e con due numeri della rubrica “Books vs Movies”!
Smack,

Andra

6 commenti:

  1. Mi hai davvero illuminata sulla questione del tondo e dello sferico! D'ora in poi presterò più attenzione al riguardo (anche se adoro come suona la parola "tondo", quindi rischierò di abusarne solo per la dolcezza di suono).

    Ah, sono la ragazza che ha scritto la recensione di Frozen condivisa da Impero Disney: ho visto che ti è piaciuta (sei stata fin troppo gentile, grazie) e, notato che sei anche tu una blogger ho pensato che sarebbe stata cosa carina ricambiare con una visita qui :)

    Tondi saluti!

    Alessandra

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    1. Oddio, mi scuso per non averti risposto prima, ma davvero il commento non mi era stato segnalato nella pagina di Blogger!
      Mi fa piacere che tu abbia voluto fare una visita al mio blog, perché la tua recensione mi è piaciuta davvero tantissimo. Non leggevo qualcosa che mi facesse così piacere da tanto, tanto tempo. Intendo pubblicizzarla anche sulla pagina Facebook del mio blog, anche se, ahimè, è ancora piccina e poco conosciuta (ma mi sto impegnando per rimediare!).
      Concordo sulla dolcezza del suono "tondo", comunque. Lo preferisco di gran lunga a "cerchio", peccato non siano sempre intercambiabili.

      Saluti anche a te, e grazie ancora per la visita!
      Andra

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  2. Ma figurati, anzi! Pure a me capita di accorgermi in ritardo dei commenti (una volta addirittura dopo tre mesi).

    Che dire, grazie ancora! Quel film mi è piaciuto talmente tanto che la recensione-fiume era d'obbligo (e, non paga, sto meditando di scriverci addirittura un altro post!)!

    Ora metto mi piace alla pagina! :D

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    1. Grazie mille per il "mi piace".
      Se scriverai un altro post su "Frozen" non indugiare e fammelo notare subito, per piacere!
      Ah, posso anche chiederti il link del post precedente? Andarlo a pescare dovunque io l'abbia salvato (a volte il mio cervello mi risulta davvero oscuro) risulterebbe un po' lungo -.-

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    2. Ahahah, ma certo! Dovrai solo avere la pazienza di aspettare l'uscita del dvd (perché almeno avrei una ragione per parlarne senza sembrare ossessionata!)

      Ecco il link:

      http://magicnightfall.tumblr.com/post/71963210462/its-such-a-cold-cold-world-hello-cold-world

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    3. Grazie, lo condivido immediatamente :)

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