venerdì 22 novembre 2013

Alla scoperta della Romania #1

Salve lettori!
Cartina della Romania. Ditemi voi se non è un pesce!
Un pesce palla, magari, ve lo concedo, ma sempre un pesce!
Invece di annoiare tutti quanti con la rubrica “regolare” del venerdì (può considerarsi regolare se è stata fatta una volta sola?), ho deciso di annoiarvi con altro. Quanti dei miei lettori mi conoscono sanno che non sono italiana, ma più o meno rumena. I miei natali sono complicati da spiegare e dovrei fornirvi un grafico a torta per farvi comprendere bene, quindi per adesso diciamo solo che sono rumena. E ho pensato di dare il via a una serie di post su qualche curiosità sulla Romania, visto che pochi ma buoni dei miei conoscenti hanno mostrato interesse per la cultura del mio paese. L’idea in verità mi è venuta oggi a lezione di scrittura giapponese, quando ci è stato assegnato un compito sulle occasioni in cui si fanno regali nel nostro paese. La professoressa ha fatto un esempio dei regali giapponesi, ovviamente, mentre tutti lo faranno su quelli italiani. Al che mi è venuta in mente una festività rumena che in Italia non esiste, in occasione della quale si fanno regali, e ho deciso che la composizione la farò sulla Romania. Una volta tanto che una può sfruttare il fatto di essere straniera!
Oggi tuttavia non parlerò della festività venutami in mente, poiché preferirei tenerla per il periodo in cui si svolge (mese di marzo). Invece farò una piccola introduzione sulla Romania, riportando notizie che per me sono scontate, ma mi rendo conto che non lo sono proprio per tutti. Spero di aggiustare anche un po’ di opinioni comuni.

Casinò di Costanza, ormai in disuso ma visitabile.
Innanzitutto la Romania si affaccia sul mar Nero, cosa che ha scioccato moltissimi dei miei conoscenti, i quali non avevano bene idea di dove collocare questo paese, e men che meno pensavano che avesse anche il mare. Il paese ha la forma di un pesce, e non provate a contraddirmi, perché l’ho deciso io sin da bambina e non potete infrangere le convinzioni di una bimba. Se la gente può vedere Venezia come un pesce perché io non posso farlo con la Romania? Quindi, è un pesce. E io vengo dalla coda, dalla città di Costanza (in rumeno Constanţa), affacciata proprio sul mare (è piuttosto bizzarro che io che amo la montagna sia nata in una città di mare, mi sia trasferita in Sicilia di nuovo sul mare e ora viva a Venezia dove il mare proprio non mi manca).
Contrariamente a quello che si pensa, in Romania non abbiamo vampiri che camminano per strada in mezzo agli esseri umani. Anche perché nella mia città c’è un po’ troppo sole perché possano camminare senza pericoli. Il mito di Dracula deriva dalla leggenda creatasi attorno al tiranno Vlad Ţepeş, di cui prossimamente scriverò. In ogni caso lui era originario della Transilvania, che no, non è un altro paese, ma una regione della Romania.
La lingua rumena è una lingua neolatina, e no, non sappiamo il russo. E’ in Moldavia che sanno anche il russo, e no, non intendo la regione della Romania.
La religione più diffusa è l’ortodossia, che sì, è cristianesimo. Il fatto che la chiesa ortodossa e quella cattolica si siano separate nel 1054 non rende l’ortodossia meno cristiana di quanto lo scisma protestante non renda luterani e calvinisti meno cristiani.
Contrariamente a quanto si dice in Harry Potter, purtroppo che io sappia non abbiamo nemmeno i draghi. Ma un giorno proverò a dimostrarne l’esistenza, subito dopo aver trovato i folletti in Irlanda.
Bandiera rumena.
Il fatto di essere ortodossi non significa che festeggiamo il Natale quando lo festeggiano in Russia solo perché sono ortodossi anche loro. Anche noi abbiamo il calendario gregoriano. Quindi per l’amor del cielo: smettetela di farmi gli auguri di Natale quando sentite al telegiornale che si festeggia il Natale in Russia. Il mio Natale è il 25 dicembre come quello cattolico.
Quello che mi risulta senza senso per giunta è che però per Pasqua mi vengono fatti gli auguri durante la Pasqua cattolica, perché a nessuno viene in mente che possa festeggiarsi in un giorno diverso. E invece è proprio così! La Pasqua ortodossa non cade sempre nello stesso giorno di quella cattolica. Evidentemente – ma non mi intendo di argomenti simili – il calcolo per ottenere la data della Pasqua è diverso.
In ogni caso ormai mi sono abituata a ricevere auguri di Pasqua quando non è Pasqua e di Natale quando è Natale e quando non è Natale, quindi va bene comunque XD In ogni caso conta il pensiero.
Una cosa a cui non mi sono abituata è che nessuno mi faccia gli auguri per il mio onomastico.
L’onomastico in Romania è anche più importante del compleanno. Difatti la festa di compleanno, come ovunque, è a discrezione del festeggiato (a meno che non vi siano feste a sorpresa). La gente non è tenuta a fare regali se non si viene invitati esplicitamente a una festa. Un po’ come in Italia. Gli amici stretti fanno regali ugualmente, come i parenti, ma non vado a fare un regalo di compleanno al conoscente x. Invece in Romania per l’onomastico la gente è tenuta a venire a visitarti a casa, e a portarti un regalo. Per giunta il mio Santo, Sant’Andrea, è un Santo importantissimo in Romania. Si festeggia il 30 novembre e da quando sono in Italia a parte i miei parenti, amici e conoscenti della Romania e alcuni pochissimi qui in Italia nessuno mi ha mai fatto gli auguri. Mi rendo conto che Sant’Andrea non ha la stessa importanza qui, ma diamine, io ci tenevo! Per ripicca non faccio gli auguri per l’onomastico a nessuno, neanche a quelli che se la tirano perché i loro Santi patroni sono iperfamosi, come Santo Stefano, San Francesco o San Valentino.
Sant'Andrea.
E qui apro una piccola parentesi sui Santi, ma prometto che non farò altre parentesi religiose a meno che non siano richieste, perché non voglio che si aprano dispute di natura religiosa. A casa mia siamo per la tolleranza, tanto che io e mia madre siamo ortodosse, mio padre cattolico e mia nonna musulmana. Il mio migliore amico poi è induista. Quindi di problemi sulla religione altrui certo non me ne faccio, non sostengo la superiorità di nessuno.
I Santi nella religione ortodossa non si festeggiano sempre nello stesso giorno della celebrazione cattolica. Oltretutto non abbiamo Santi patroni per ogni singola città/cittadina/villaggio/comunità. Ci sono città devote a un Santo in particolare per motivi particolari, ma non mi risulta che abbiamo Santi patroni come in Italia. Abbiamo però un Santo patrono nazionale, che è proprio Sant’Andrea (patrono anche della Scozia, tra l’altro, tanto che la bandiera scozzese rappresenta la croce di Sant’Andrea). Si festeggia il 30 novembre anche nel calendario cattolico, così come in quello luterano e in quello anglicano. In quello ortodosso e in quello cattolico in verità viene celebrato anche in un altro giorno (20 giugno in quello ortodosso e 9 maggio in quello cattolico), ma il 30 novembre è la data principale. E visto che non manca molto, se leggete il post potete anche ricordarvi di farmi gli auguri :D
Il motivo per cui è il patrono della Romania, comunque, è che è stato lui a portarvi il cristianesimo. È arrivato nell’allora Scizia dalla Turchia dopo un viaggio in Asia Minore. E’ arrivato quindi nell’attuale Dobrogea (contrariamente alla tendenza generale di mettere l’accento sulla "e" nelle parole che finiscono per “ea”, in rumeno non è quasi mai così. Infatti non è “Dobrogèa” ma “Dòbrogea”), che è proprio la regione da cui vengo.

Per concludere questo post: in futuro vorrei seguire diversi percorsi alla scoperta della Romania, da quello turistico a quello culinario, dall’artistico-letterario e quello mitologico. Esplorerò la leggenda del famoso Dracula, esporrò le principali festività rumene e in cosa differiscono ad esempio Natale, Pasqua o Capodanno dalla tradizione cattolica, vi mostrerò qualche posto particolarmente bello da visitare e vi presenterò alcuni scrittori e poeti purtroppo per nulla conosciuti all’estero (e reclamerò Ionesco, non mi interessa quanto i francesi abbiano potuto francesizzargli il nome, era comunque rumeno!). Magari darò anche qualche dettaglio storico, giusto per inquadrare un attimo il passato di questo paese. Tutto questo non ha specificamente a che fare con l’obiettivo primo del blog, ma letteratura è cultura, e questa è comunque cultura, no?

Spero che possa interessare a qualcuno, alla prossima!


Andra

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