Dopo la classifica sui 10 personaggi maschili più fighi degli YA, passiamo alla classifica femminile. Stavolta il criterio non esiste, ho semplicemente scelto in base alla mia opinione sui comportamenti e caratteri delle ragazze.
(Emily Browning è e sarà per sempre la mia Bella. Punto.)
9 Zoey
Redbird, “La casa della notte” di P.C. e Kristin Cast: Zoey avrebbe bisogno di un lunghissimo
commento, perché mi piacerebbe riuscire a fare capire una volta per tutte a
tutti quanti che lei non è come la si ritiene comunemente. Zoey aveva una vita
normalissima prima di ricevere il marchio che la destina ad essere una vampira,
una vita la cui massima preoccupazione erano i compiti di geometria, un ragazzo
un po’ appiccicoso (questo in realtà lo eredita anche dopo) e un patrigno
insopportabile. Passa da tutto questo a novizia più strana della storia, con
un’affinità per tutti e cinque gli elementi (cinque perché c’è anche lo
spirito), voce della dea Nyx sulla terra, Somma Sacerdotessa Novizia, capo
delle Figlie Oscure a scuola, capo della fazione dei “buoni” nella lotta contro
la tenebra incarnata da Neferet. Tralascerò l’apologia che potrei fare a favore
di Zoey per difenderla dalle accuse di “zoccolaggine” che le vengono rivolte
(caso mai qualcuno volesse la mia opinione me la può chiedere e sarò felice di
rispondere) perché non è di questo che mi interessa
parlare. Zoey è in questa classifica perché si comporta in maniera realistica:
è un’adolescente catapultata in una guerra che non ha voluto con delle
responsabilità che non ha voluto. È una grande amica, un’ottima nipote, e, come
si dice in “Destined”, è la persona perfetta per portare il fardello che porta
non perché sia la più coraggiosa del gruppo o la più forte emotivamente, ma
perché non voleva tutto questo,
esattamente come Frodo era la persona adatta a portare l’anello a Mordor perché
non voleva farlo.
8 Tessa Gray, “Shadowhunters: le origini” di Cassandra Clare: Tessa è un personaggio femminile non
troppo attivo, nel senso che viene coinvolta nelle missioni perché è
effettivamente utile, al contrario di altre che vengono invece tenute sotto la
teca di vetro antiproiettile, e che poi scappano per partecipare alla
lotta/missione/guerra per conto loro e finiscono per fare più danni a loro
stesse e agli altri (Clary, per dirne una, che vedremo più avanti). Tessa non è
una protagonista inconsapevole e questo mi piace. Una volta presa una decisione
non è un tipo che torna sui suoi passi: anche se è quella sbagliata, una volta
che l’ha compiuta sceglie di portarla al termine. Tessa è anche un’amante della
letteratura e della poesia. Come le dice non-diciamo-chi, lei “vive e respira
parole”, ed è una fonte continua di spunti. Se solo le lettrici prendessero lei
a modello, invece di leggere quei tre romanzetti di cui parlano Edward e Bella
in Twilight! A lungo andare però l’ignavia di Tessa mi ha un po’ scocciata. Ma do
la colpa più alla Clare che non alla poveretta qui presente.
7 Isabelle
Lightwood, “Shadowhunters” di Cassandra Clare: Isabelle è una fighissima cacciatrice. Lei è una tosta, una
che sa come muoversi. E’ bravissima come cacciatrice nonostante i suoi 17 anni,
è una sorella grandiosa per Alec, è una perfetta sorella adottiva per Jace,
un’ottima… amica? per Simon, che però ha bisogno di rivalutare un attimino la
sua vita. Nasconde dentro di sé l’inquietudine di essere parte di una famiglia
che è alla deriva da tutti i punti di vista: chi ha letto i libri sa cosa
accade al fratellino Max, sa del segreto dei genitori, sa che Isabelle fa la
ragazza problematica per distogliere l’attenzione dal fratello omosessuale. E
sa che in realtà Isabelle ha solo bisogno di essere amata e di essere
circondata dalla famiglia che lei ama. Mi piace questo miscuglio di ironia,
superficialità, combattività, insicurezza e fragilità che Isabelle rappresenta.
E’ forse l’unico personaggio che con l’andare avanti della saga è sempre
migliorato.
(Per la foto ho scelto l’interprete del film, sebbene non mi piaccia.)
(Eh beh, Ashley Greene non è la mia Alice, ma nemmeno le fanart sono all’altezza della descrizione di Alice!)
(Nel film hanno scelto Lily Collins per il ruolo di Clary, ma mi trovo in disaccordo (e quando mai). La Collins è troppo grande e troppo palesemente rossa tinta. Le sue sopracciglia nere sfondano lo schermo.)
3 Leslie Hay, “La trilogia delle gemme” di Kerstin
Gier: Leslie, insieme a
Simon di “Shadowhunters”, è di gran lunga il “personaggio spalla” migliore di
tutte le saghe. Davvero. Tutte le protagoniste hanno un/a migliore amico/a, ma
nessuno è all’altezza di Leslie. Lei risalta rispetto agli altri personaggi, si
impone, e tutto questo senza dover vivere in prima persona un’avventura
fantascientifica. Lei è una spettatrice degli eventi che capitano alla sua
migliore amica, e non solo in lei non c’è nessuna invidia o malizia, anzi!, per
lei è tutto come un fantastico gioco in cui si diverte a fare ricerche e
supposizioni, a indagare e ad aiutare come meglio può (e può davvero tanto
perché è davvero perspicace) Gwendolyn. Un personaggio da dieci e lode!
(Vai a capire perché nel film l'hanno fatta di colore. Era bianca e lentigginosa!)
2
Gwendolyn Shepherd, “La trilogia delle gemme” di Kerstin Gier: Gwen non è una ragazza come le altre
protagoniste nel senso che lei non è né un’incredibilmente bella ragazza
sicuramente destinata a fare qualcosa di grande (come Helen di “Starcrossed” e
Ever di “Evermore”), né un pozzo di scienza altrettanto destinato a vivere
un’avventura da film, possibilmente amorosa (stile Grace di “Shiver” e Tessa),
né una persona che spicca per qualunque altro motivo (come Clary). No,
Gwendolyn è il prototipo dell’adolescente che studia poco perché la scuola è
una noia e guarda tanti film, ascolta musica e si dedica ai pettegolezzi con la
sua amica Leslie. Gwen però è assolutamente fantastica. Non solo perché, se non
ci fossero tutte le complicazioni che ci sono, lei accetterebbe la sorte che le
è capitata e andrebbe avanti, ma anche perché la sua ironia e il suo essere
così normale la rendono una
protagonista adorabile. Insomma, neanche lei si vede bella, ma non se ne fa un
cruccio come altre, anche lei ha la sua bella antagonista, la cugina Charlotte,
che vorrebbe strozzare ma con cui alla fine convive e su cui si prende delle
belle rivincite, anche lei ha la sua bella storia d’amore ma senza i complessi
di tutte le altre coppie. Lei è genuina, una boccata d’aria fresca.
1 Wanda, “L’ospite” di Stephenie Meyer: Di questo libro si parla veramente poco, e lo trovo strano:
chi ha letto Twilight e l’ha apprezzato avrebbe dovuto leggerlo, chi l’ha letto
e non l’ha apprezzato dovrebbe leggerlo comunque per comprendere quanto la
Meyer non sia brava a scrivere solo di vampiri. Questo libro è molto migliore
di Twilight, ai miei occhi. Ho scelto Wanda come personaggio femminile migliore
perché non fa mai una scelta senza che io sia d’accordo con lei. Innanzitutto
Wanda è la persona più buona del mondo, difatti non è umana. Proprio per questo
il suo spirito di sacrificio è enorme, eppure riesce a non sembrare troppo
ingenua: innanzitutto perché c’è Melanie dentro di lei (be’, per chi non sa la
storia, è un tantino complicato da spiegare) e poi perché stando a contatto con
gli umani assume qualcuna delle loro abitudini e comprende i loro pensieri,
anche se sono anni luce lontani da quello a cui lei è abituata. E’ all’altezza
di essere una protagonista, è all’altezza degli eventi, ed è una persona che
nonostante riceva impulsi diversi dalla vera se stessa e dal suo corpo, capisce
chi ama e con chi deve stare. La ammiro molto, e mi dispiace tanto che la Meyer
abbia perso di vista questa trilogia (perché doveva esserlo) dedicandosi invece
a cose completamente inutili come “la seconda breve vita di Bree Tanner”.
(Mi rifiuto di vedere Saoirse Ronan nei panni di Wanda/Melanie. Mi rifiuto.)
Andra
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